Sabato, 28 Gennaio 2023 21:57

Web 3: cos'è e come ci siamo arrivati

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Probabilmente ti sarà capitato di intercettare spesso il termine "web 3". Ma cosa significa esattamente e come ci siamo arrivati? Vediamo alcuni passaggi chiave.

Da ARPANET al Web 3

Da Internet al Web 3 la storia è lunga e inizia dalla nascita di Internet nel 1969 negli Stati Uniti con ARPANET, passando per l'ideazione del World Wide Web nel 1989 al CERN ad opera di Tim Berners-Lee, fino ad arrivare al web così come lo conosciamo oggi, la strada è stata lunga. 

Semplificando e sintetizzando il processo di evoluzione, convenzionalmente si distinguono tre diversi fasi del web:

  • Web 1

Dai primi anni Novanta fino al 2004.
È il web di sola lettura caratterizzato da siti statici e dall'impossibilità di monetizzare i propri contenuti. Molti forum e bassa interazione tra utenti, nonché bassissima multicanalità.

  • Web 2

Dal 2004 fino al 2014.
Nascono i social network, i siti diventano dinamici e si moltiplicano le possibilità di monetizzare i propri contenuti con pubblicità altamente targettizzata. Il web diventa uno spazio dialogico, un luogo dove gli utenti sono al tempo stesso fruitori e creatori di contenuti. Un luogo contraddistinto da livelli di privacy molto bassi e dove la stragrande maggioranza dei dati (anche quelli sensibili) è custodita in server privati

  • Web 3

Dal 2014 a oggi.
Termine coniato da Gavin Wood. Il concetto di web 3 fa riferimento a un nuovo modo di intendere la Rete, ovvero un Internet non più basato su client/server in cui i dati sono gestiti e conservati a livello centrale da un soggetto terzo, bensì una rete decentralizzata poggiata sulla blockchain.

In senso ampio il termine web 3 si usa spesso per indicare le innovazioni digitali di ultima generazione.
Al web 3 sono spesso associati, in maniera più o meno impropria, termini come:

  • realtà virtuale
  • realtà aumentata
  • blockchain
  • smart contract
  • NFT
  • avatar
  • metaverso
  • intelligenza artificiale

Con l'evolvere del web 3, social media come Reddit, Twitter, Discord e Telegram stanno acquisendo sempre una maggiore centralità, in modo particolare nei confronti della cosiddetta “Generazione Z”, ovvero gli utenti che sono nati dopo il 1997. Molto probabilmente tali social acquisiranno ancora più importanza nei prossimi anni con il crescere della cosiddetta “Generazione Alpha”, ovvero coloro nati dal 2012 in poi che a breve saranno (in alcuni casi particolarmente precoci già lo sono) i comunicatori del web di domani.

Alcuni concetti chiave connessi al web 3 sono:

  • Realtà Virtuale

S'intende un insieme di tecnologie software e hardware, come ad esempio speciali visori, che creano uno spazio interattivo e immersivo completamente digitale, un ambiente che fornisce  una esperienza artificiale completa, che comprende stimoli sensoriali visivi e auditivi (e si sta lavorando per introdurre anche quelli del gusto, del tatto e dell'olfatto).
Realtà Virtuale, ovvero stare dentro il contenuto, sprofondare in esso in modo totalizzante.

“Le persone perdono la consapevolezza di trovarsi in un mondo artificiale. Si abbandonano con tutti i sensi a quell'esperienza, interagiscono in modo reale sentendosi coinvolte a 360°” (fonte: Think with Google).

  • Realtà Aumentata

S'intende una sovrapposizione tra la realtà fisica e la realtà virtuale mediante l'utilizzo di strumenti come visori, smartphone e app. Una esperienza che arricchisce la normale percezione sensoriale umana. Sono tecnologie utilizzabili per esempio nella chirurgia a distanza, nella teleassistenza, nell'archeologia, nella formazione del personale e nella didattica.

  • Blockchain

Letteralmente “catena di blocchi”, ovvero l'insieme di tecnologie, in cui il registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti informazioni. Il consenso alle transazioni che avvengono mediante blockchain è distribuito su tutti i nodi della catena. Tutti i nodi partecipano quindi al processo di validazione delle transazioni e alla loro registrazione così da garantire la trasparenza, la sicurezza, l'immutabilità e la decentralizzazione delle informazioni.

  • Smart Contract

Sono protocolli informatici che automatizzano l'esecuzione delle prestazioni contrattuali in modo da renderne impossibile l'inadempimento. Operano secondo la logica “if... then...”, vale a dire, a un determinato input (o condizione) segue un determinato output (o conseguenza), senza la necessità di intervento di terze parti che svolgano la funzione di garante.

>> Blockchain: cos’è e perché Cambierà il Panorama Digitale dei prossimi anni <<

  • NFT

È l'acronimo di “Non Fungible Token”. Un token non fungibile rappresenta un asset con caratteristiche che lo rendono unico.

Sono informazioni/codice (token) che possono rappresentare un oggetto fisico o digitale: dalla proprietà di un opera d'arte, di un video o di una musica, alle partecipazioni a giochi,  concerti, promozioni ed eventi sportivi. 

Gli NFT possono essere comprati e venduti su apposite piattaforme peer-to-peer come OpenSea. 

>> NFT: la Nuova Frontiera dell'Arte Digitale <<

  • Avatar

È una figura antropomorfa o di fantasia che rappresenta graficamente e virtuale un visitatore di sito web, di un videogioco, di un social network o di altri contesti digitali.
Il termine “avatàr” deriva dal sanscrito “avatāra che nell'induismo indica la discesa della divinità sulla terra attraverso l'incarnazione in un corpo umano.

  • Metaverso

Secondo la definizione proposta da Matthew Ball, autore del libro “The Metaverse: And How It Will Revolutionize Everything”, il metaverso è una rete sincronizzata di mondi virtuali tridimensionali interconnessi in una unica realtà virtuale e interoperabili. Una rete di reti persistente che permette agli utenti di partecipare senza limiti a eventi ed esperienze digitali, vivendo la sensazione di effettiva compresenza. Il metaverso sarà dunque un nuovo internet tridimensionale e immersivo.

>> Metaverso: cos'è e come funziona <<

  • Intelligenza Artificiale

Termine coniato negli anni Cinquanta che indica il campo di ricerca comprendente tutti i metodi di programmazione e gli strumenti che consentono a un computer di imitare le capacità cognitive degli esseri umani. Si tratta di una tecnologia che permette a una macchina di risolvere problemi complessi e di prendere decisioni in base a regole predefinite. 

Funziona tramite una serie di metodi di modellazione e simulazione delle capacità cognitive umane, tra cui: apprendimento automatico, programmazione, analisi dei dati, riconoscimento delle parole e reti neurali.
A proposito di Intelligenza Artificiale, ho parlato del caso studio ChatGPT nell'articolo: "ChatGPT: 4 vantaggi d'uso e 4 criticità etiche".

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Matteo Malatini

Sono il Curatore dei Contenuti di questo Blog.

Mi occupo di Comunicazione e Strategia Digitale per le Aziende e sono Co-Fondatore del brand Dillo Facile.

Ho conseguito la Laurea Magistrale in Marketing e Comunicazione d'Impresa presso l’Università degli Studi di Macerata e il Master in Digital Marketing Management presso Europa Cube - Innovation Business School.

Sviluppo Strategie di Comunicazione e Marketing Digitale finalizzate alla Promozione di Brand, Prodotti e Servizi. Aiuto quindi Aziende e Imprenditori a intercettare i Mercati di riferimento creando Relazioni di fiducia con i potenziali clienti.

La mia filosofia di lavoro è "less is more", ovvero la Semplicità come Valore aggiunto per facilitare la Comunicazione massimizzando i risultati della Promozione di Aziende e Professionisti.

Adesso scopri "Chi NON sono!".

www.matteomalatini.it